venerdì 27 aprile 2018

Il castigo lontano_GIOVANNI ROMANINI

"Sono lo strumento di una vendicativa reincarnazione."
Così, a tavola 27, lo sceneggiatore tenta di comunicare il senso della storia al confuso lettore.
Il fumetto che vi presentiamo stavolta è  un "rape and vengeance", ma complicato da una possessione spiritica spacciata dallo sceneggiatore come incarnazione.
Chi di voi avesse visto il film di Lucio Fulci "Aenigma" (1987) troverà una certa similitudine con questo meccanismo di "protagonista posseduta che si vendica"...

Facciamo chiarezza: la povera  Estrella viene venduta ad uno squadrone della morte argentino (presumibilmente alla fine degli anni 70, vuoi approfondire? clicca qui) e viene stuprata e uccisa.
Tot anni dopo, prende possesso della 18enne Gina influenzandone i comportamenti, donandole dei ricordi, ma in definitiva, lasciandole il libero arbitrio.
Gina vola in Argentina per vendicarsi al posto di Estrella.
Ci vediamo dopo la lettura del fumetto per qualche ulteriore riflessione...

la triste ristampa del 1990 (all'interno, oltre al nostro fumetto, foto di donnine nude)

la collana originale del 1988
































Lo spunto è sicuramente interessante e, addirittura, può anche introdurre, in una storiella porno, un argomento di riflessione sul tristissimo fenomeno dei desparecidos nell'Argentina degli anni 70.
Peccato che il bravo Giovanni Romanini, questa volta, sia un po' svogliato nell'esecuzione!
Sì, perché Estrella e Gina-secondo l'idea dello sceneggiatore- devono essere simili fisicamente ma non uguali ( "Non mi riconosci Osvaldo?" " La tua voce sembra la sua"  TAVOLA 11 "I suoi lineamenti rammentano lei" "Anche il tono della sua voce, lo rammento bene" TAVOLA 14) peccato che il buon Romanini disegni le due donne identiche, facendo una leggerissima variazione nei capelli (Estrella con frangetta, Gina con la riga nel mezzo) che il lettore non percepisce (a questo punto fate la morta bionda e la diciottenne mora, no?), lo sceneggiatore poi decide di confondere il tutto nel finale   ("Sta cambiando fisionomia" "La nostra padrona la sta abbandonando" TAVOLA 28, peccato che nella vignetta la fisionomia non stia cambiando per nulla!).
Il flash back che ci mostra Estrella, poi, parte con le vignette dal bordo stondato  per dimenticarsene strada facendo! Colpa di Romanini oppure del letterista, fatto sta che questa sceneggiatura è incasinata forte!

Secondo quale logica poi una donna argentina debba possedere (reincarnarsi?) una ragazza romana...
( "E' morta quando io sono nata...Ma non potrò mai sapere perché ha scelto me! ULTIMA TAVOLA).

Alla fine, son solo fumetti...

[ e qui trovi il link con tutto Selezione Mini...]

domenica 22 aprile 2018

DEMON STORY N 1

Grande casa editrice, la romana Fenix degli anni 90!
E soprattutto, grandi estimatori di Dylan Dog, in quella casa editrice!

E quindi via, con fumetti clone del Dylan (come confezione grafica, nel tentativo di confondere l'acquirente) buttati nelle edicole, e realizzati dalla più varia umanità, ma, all'ottanta per cento, da gente che non sapeva nemmeno quel che stava facendo...

E quindi, dopo il grande Dick Drago, eccoci alla testata gemella: Demon Story. 

Questo D S sarebbe anche un albo gradevole, con una bella formula (bonellide brossurato antologico dell'orrore), peccato che tre quarti delle pagine a fumetti siano ampiamente sotto la soglia della leggibilità (fanno schifo). Pubblichiamo allora solo il primo episodio che, invece, è molto carino e ben disegnato.
Crediamo così di fare un grosso favore a Giuseppe di Bernardo, ottimo professionista del mondo del fumetto, [che qui (cioè nel secondo episodio) esordisce come disegnatore e dialoghista] nel NON pubblicare il suo fumetto d'esordio!

Un caro saluto, infine, alla deus ex machina della Fenix: la direttrice-soggettista Patrizia D'Agostino, che entrò repentinamente sulla scena del fumetto-mondo e, altrettanto repentinamente, ne uscì.

Dove sei adesso Patrizia? Ci stai forse leggendo?
la cover è bella, niente da dire.