mercoledì 16 marzo 2016

Kickboxer-recensito da Lyon

KICKBOXER - IL NUOVO GUERRIERO

(Kickboxer, 1989)

“Kickboxer – Il Nuovo Guerriero” è un episodio fondamentale nella filmografia di Jean-Claude Van Damme, che grazie al successo su scala mondiale di questa pellicola si conferma leader della nuova corrente del cinema marziale di fine anni ’80, rafforzando il suo ruolo di riferimento assoluto nel genere dopo l’exploit di “Senza Esclusione di Colpi”.

“Kickboxer – Il Nuovo Guerriero” è, inoltre, il film che nei primi anni ’90 segna l’inizio della Van Damme mania anche in Italia: sarà, infatti, sull’onda emozionale generata dalla sua uscita nelle sale che i precedenti film dell’attore belga realizzeranno grandi numeri sul mercato dell’home video. 
Diretto da Mark DiSalle e David Worth, il film mostra un notevole senso del ritmo, alternando scene di combattimento realizzate con grande perizia a momenti di riflessione, entrambi perfettamente esaltati dalle splendide musiche di Paul Hertzog e Stan Bush. 
Come nel caso di “Senza Esclusione di Colpi” anche stavolta la trama è piuttosto lineare: recatosi in Thailandia al seguito del fratello Eric, campione del mondo dei pesi massimi di kickboxing, Kurt Sloane (Jean-Claude Van Damme) assisterà alla sua devastante sconfitta ad opera del temibile campione locale di muay thai Tong Po. 
[in una scena che ricalca fedelmente la morte di Apollo Creed in Rocky IV-ndr]
Tong Po (interpretato dall'amico fraterno di JCVD: Michel Qissi)

Con Eric ridotto in fin di vita, Kurt, sconvolto dalla crudeltà mostrata dall'avversario, maturerà la decisione di vendicarsi affrontando Tong Po sul ring. 
L’impresa si preannuncia ardua, se non impossibile, ma la tenacia e la determinazione del giovane lo porteranno ad incontrare il maestro Xian Chow, l’unico in grado di prepararlo a fronteggiare la furia omicida del suo tremendo antagonista. 
“Kickboxer – Il Nuovo Guerriero” 
mostra una produzione più accurata rispetto ai precedenti episodi della filmografia di Jean-Claude Van Damme, ma ha il grande merito di conservare quello spirito genuino ed esaltante tanto caro agli appassionati del genere (e non privo di momenti ironici alla Jackie Chan) che puntualmente ne decreteranno il successo su scala mondiale. 
La formula vincente del film risiede, oltre che nella consueta performance esplosiva di Van Damme, anche nella perfetta caratterizzazione dei personaggi di contorno: dal presuntuoso Eric Sloane, interpretato dal vero campione di kickboxing Dennis “The Terminator” Alexio (70 incontri all’attivo, di cui 65 vinti per KO), al simpatico maestro Xian Chow (Dennis Chan), fino al brutale e sanguinario Tong Po, perfido antagonista nei cui panni vediamo calarsi Michel Qissi, bravissimo nonostante il pesante make-up.
Quale dei due è il vero campione?

“Kickboxer – Il Nuovo Guerriero”, a scapito del suo titolo, non si focalizza solo su una singola arte marziale ma mostra delle interessanti contaminazioni di stili.
 Le tecniche di Kurt Sloane (Van Damme) si avvicinano maggiormente al karate ed alla kickboxing tradizionale, mostrando solo nel combattimento finale un’impronta caratteristica della muay thai. E mentre Tong Po (Qissi) ed Eric Sloane (Alexio) restano fedeli rispettivamente a muay thai e kickboxing, il maestro Xian Chow (Chan) utilizza uno stile di combattimento che rappresenta un ibrido fra tàijíquán e muay thai. 
Se potessimo classificare un film in base ai momenti memorabili presenti in scene di combattimento e di preparazione ad un incontro sul ring, potremmo senza dubbio affermare che “Kickboxer – Il Nuovo Guerriero” rappresenta una delle vette assolute nel cinema di arti marziali. Sono, infatti, passate alla storia del genere le sequenze dello scontro finale e quelle dell’allenamento di Kurt Sloane nella città morta, senza dimenticare le dure prove a cui quest’ultimo viene sottoposto dal maestro Xian Chow, come il lancio delle noci di cocco e l’abbattimento a calci della piccola palma. 

In  definitiva questo film cattura le emozioni di un’epoca in cui il mondo stava lentamente scoprendo le arti marziali dell’antico Siam, aprendosi al microcosmo della boxe tailandese, che ben presto sarebbe divenuta patrimonio sportivo universale, grazie all’emergere di campioni occidentali come Dida Diafat, Jo Prestia ed il compianto Ramon Dekkers

“Kickboxer – Il Nuovo Guerriero” rappresenta il film di arti marziali definitivo, in perfetto equilibrio fra sviluppo narrativo e coreografie di lotta : un episodio talmente unico ed emblematico da portare da lì in avanti Jean-Claude Van Damme a contaminare con successo il genere marziale con il classico cinema d’azione, tenendosi a distanza di sicurezza da mediocri sequel (ben quattro) e pallide imitazioni.

Lyon Gaultier

[JCVD tornerà a sorpresa nel 2016 nel reboot di Kickboxer, interpretando stavolta la parte del maestro che allena il giovane protagonista-never say never again!]

Come mai quella faccia?

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